DUBLINO IN 3 GIORNI, COSA VEDERE

L’Irlanda è una distesa di blu e verde che invade l’anima, paesaggi idilliaci lasciano il posto all’energia contagiosa di Dublino cuore del paese. Abbiamo passato 3 giorni a Dublino per festeggiare il capodanno 2023 scoprendo una città piccola e a misura d’uomo ma ricca di storia, musica e letteratura piena di fascino e atmosfera. Dal Trinity College si passa alla vivacità del Tample Bar, vero e proprio tempio dei pub in stile irlandese, cuore della vita sociale della città e una tappa d’obbligo per qualsiasi visitatore.

dublino in 3 giorni

Dublino è inoltre la città di James Joyce e Oscar Wilde che frequentò il Trinity College. E se desiderate concedervi una pausa, nei dintorni di Dublino si trovano alcune graziose località di mare che si prestano a piacevoli escursioni in giornata come l’incantevole villaggio di pescatori di Howth.

Ecco il racconto di ciò che abbiamo visto a Dublino in 3 giorni.

VISITARE DUBLINO IN 3 GIORNI

Ci sono dei luoghi che si ricordano per la loro architettura. Altri per la loro opulenza artistica, taluni per la
loro maestosità. Dublino può essere ricordata per un pizzico di tutti questi ingredienti, ma soprattutto per essere una città molto vissuta, caratterizzata dal riversamento di migliaia di gente di tutte le età, che
passeggia costantemente, per tutta la giornata, nei dedali di viuzze e per le strade del centro cittadino. Una città a misura d’uomo, frizzante, irriverente, giovane, sicuramente non adatta a chi cerca riposo e
tranquillità. Si possono riassumere così i tre giorni che abbiamo passato a Dublino la splendida capitale di Irlanda, a cavallo tra fine anno ed inizio 2023, che ci ha fatto apprezzare fortemente la sua bellezza e vivacità, appieno, attivamente, vivendola dalla mattina a tarda sera in giro, a piedi, agevolati dal fatto che, essendo non molto grande (estesa 114 km², basti pensare che New York, ad esempio, è quasi otto volte più grande), concede ampiamente la possibilità di non usufruire di mezzi pubblici.

dublino in 3 giorni
dublino in 3 giorni

PRIMO GIORNO A DUBLINO, TEMPLE BAR

Il primo giorno appena arrivati in aeroporto ci siamo spostati nel centro della città con il Dubin Express 784, una navetta che, al costo di 8 euro, fa da transfer verso il centro. Dopo aver fatto il check nel nostro hotel Maldrone Hotel Pearse Street abbiamo subito raggiunto la zona del Temple Bar, uno dei quartieri più antichi del centro di Dublino la zona con più alta densità di pub e locali, tra strade acciottolate e piccoli vicoli è la meta ideale per chi vuole passare la serata tra birra e musica dal vivo, ristrutturato e rinnovato a partire dagli anni novanta, è una vera e propria istituzione.

dublino in 3 giorni
dublino in 3 giorni

Qui, tra un concerto di musica dal vivo e tra una pinta e l’altra, abbiamo subito constatato la grande energia coinvolgente di Dublino e, dunque, visto con i nostri occhi quanta gente passeggi lungo le via del centro per tutta la giornata.

In serata dopo una ottima cena al Mulligan and Haines (Dame Street) a base di fish and chips e carne, la nostra giornata si è conclusa lungo il Liffey River, aspettando la Mezzanotte e, dunque, il nuovo anno.

dublino in 3 giorni

SECONDO GIORNO A DUBLINO, TRINITY COLLEGE, CHRIST CHURC, SAN PATRICK CHURCH & GUINNESS STOREHOUSE


Il giorno successivo è stata la volta del Trinity, situato nel centro di Dublino è uno dei College più antichi dell’Irlanda, fondato da Elisabetta I nel 1592, e tra i suoi studenti vanta personaggi illustri come Oscar Wilde. La biblioteca del Trinity College custodisce circa duecentomila testi ed un’importante collezione di antichi manoscritti, fra cui il famoso Libro di Kells, un manoscritto miniato realizzato nell’800 dai monachini irlandesi e per la sua eccellente tecnica di realizzazione è considerato un vero e proprio capolavoro.

dublino in 3 giorni

Successivamente abbiamo visitato le due Chiese più importanti, la Christ Church (ingresso 12 euro) e la Chiesa San Patrizio (ingresso 9 euro). La Christ Church era inizialmente un piccolo tempio di legno creato per il re vichingo Sitric nel 1038. Successivamente, nel 1172, ebbe inizio la costruzione dell’attuale chiesa di pietra, un processo che si concluse soltanto nel XIII secolo. Nel 1562, la volta della cattedrale cadde, così come la parte meridionale della navata, che fu ricostruita nel XVII secolo. La cattedrale fu restaurata quasi totalmente fra il 1871 e il 1878 e, anche se si cercò di conservare al massimo il suo aspetto medievale, sia l’esterno che l’interno della chiesa subirono vari cambiamenti, assumendo uno stile neogotico.

dublino in 3 giorni
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La Cattedrale di San Patrizio, invece, è la chiesa più grande dell’Irlanda, eretta vicino al pozzo dove San Patrizio (il Santo Patrono della città) battezzò i suoi fedeli nell’anno 450. Il luogo in cui oggi si trova la cattedrale era occupato, fra i secoli V e X, da un piccolo tempio in legno. Nel 1191, i normanni costruirono nello stesso luogo una chiesa in pietra; nel XIII secolo, l’edificio fu ricostruito, assumendo le sue attuali sembianze. Nel 1370, la cattedrale subì un incendio e la torre occidentale fu ricostruita. Nel 1749, una lancetta fu aggiunta alla torre. Dopo aver sofferto vari incendi, profanazioni e abbandoni, a partire dal 1860 la cattedrale fu restaurata, grazie al generoso contributo economico di Sir Benjamin Guinness.

dublino in 3 giorni
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Proprio in onore del famosissimo imprenditore irlandese, abbiamo successivamente deciso di concludere la nostra giornata visitando, per l’appunto, la famosa fabbrica della Guinness. Al costo di 32 euro, è possibile visitare i sette piani della struttura, ove è possibile scoprire curiosità e fasi produttive correlate alla realizzazione della birra più famosa di Irlanda, oltre che degustare una pinta a scelta tra le birre del gruppo Guinness.

dublino in 3 giorni

Dopo una rapida visita alla statua di Molly Malone (altro simbolo della città), ed una cena al Kennedy’s Pub (Westland Row), siamo tornati in albergo, pronti per viverci l’ultima giornata.

TERZO GIORNO A DUBLINO, CASTELLO E IL VILLAGGIO DI PESCATORI DI HOWTH

La mattina successiva abbiamo fatto visita ad Howth un sobborgo di Dublino molto caratteristico, in cui trova posto un piccolo villaggio di pescatori, il castello, e le cliff che cadono a picco sul mare, meta di escursionisti di qualunque luogo e nazione, grazie al percorso di 8 KM circa che collega la località a Sutton, altro sobborgo ubicato nel lato nord della capitale.

Nel tardo pomeriggio dopo esser ritornati a Dublino abbiamo visitato il Castello, eretto come opera difensiva su commissione di reGiovanni d’Inghilterra nel 1204, qualche tempo dopo l’Invasione normanna dell’Irlanda nel 1169, e perciò
prescritto come maniero utile per difendere le mura della città, per amministrare la giustizia e proteggere il tesoro locale del re. Completato in larga parte nel 1230, il castello era di tipico disegno normanno, con un piazzale centrale e senza prigioni, circondato su ogni lato da alte mura difensive e protetto da torri circolari ad ogni angolo. Un edificio splendido, visitabile privatamente o con una guida autorizzata. Al suo interno, partendo dal pianerottolo delle Asce da Guerra, dove in passato stazionava una guardia per proteggere l’ingresso del Salone del Trono, si arriva agli appartamenti reali, alla Sala di James Connolly, il Salone Granard, le stanze del Re, della Regina e la Sala del Trono.

Il nostro viaggio a Dublino in 3 giorni si è concluso con una cena al Millestone Restaurant (sempre a Dame Street, zona Temple Bar), in cui abbiamo degustato carne di ottima qualità e pregevolissima fattura.


Ci sono alcune cose che dovreste sapere prima di intraprendere un viaggio in Irlanda e vedere Dublino in 3 giorni, e abbiamo provato a riassumerle in questo articolo. Ora non vi resta che mettere lo zaino in spalla e vivere una nuova avventura, così come abbiamo fatto noi in questa splendida città, così bella che ci è rimasta nel cuore e nella mente.

Pubblicato da Gianluca DC

Collezionista seriale di Vinili e Dj originale ed eclettico, ama la montagna e fare Trekking, le Taverne vecchio stile e il Calcio d'altri tempi. Scrive per diversi Blog di Sport, Sottoculture e Musica.