LA CUCINA GEORGIANA HA UNA STORIA MILLENARIA CON INFLUENZE OCCIDENTALI E ORIENTALI. I BANCHETTI CHIAMATI “SUPRA” POSSONO DURARE ORE E SONO ACCOMPAGNATI DA PIATTI ABBONDANTI A BASE DI CARNE E VERDURE , IMMANCABILE IL VINO CHE HA UN RUOLO FONDAMENTALE IN QUANTO SIMBOLO DI OSPITALITA’ E AMICIZIA.
La Georgia è una nazione antica la sua storia affonda le radici sin dall’età della pietra. Territorio di passaggio tra Oriente e Occidente ha subito tante influenze ma cercando di preservare la propria identità conservando un’ identità religiosa, un alfabeto e una lingua unica rimanendo indipendente fino a inizi 800.
La Cucina Georgiana
La cucina georgiana (ქართული სამზარეულო) ha una storia millenaria con influenze occidentali e orientali.
Terra di passaggio, è stata attraversata dai conquistatori e dai mercanti che transitavano lungo la via della seta così la sua tradizione gastronomica pur subendo diverse influenze ha una forte personalità e uno stile unico.
I banchetti georgiani, sono chiamati supra ( სუფრა) in italiano “tovaglia”, si tratta di eventi molto lunghi e possono durare anche ore, sono accompagnati da piatti abbondanti innaffiati da vino. La Supra è sempre guidata dalla figura del Tamadà , ovvero una persona, con buone qualità oratorie incaricata di proporre i brindisi durante il simposio.
I georgiani hanno anche un grande senso dell’ospitalita’, l’accoglienza è sorprendente tanto che l’ospite viene considerato un vero e proprio dono, per questo viene trattato con grande riguardo.
I piatti tradizionali georgiani vedono un ampio uso di formaggi, carne, verdure, funghi, noci, aglio, cipolla e spezie. Il vino ha un ruolo centrale nell’ospitalità è infatti simbolo di amicizia
La cucina georgiana presenta molti piatti a base di verdure pertanto è consigliata anche a vegetariani e vegani.
I Piatti della Tradizione Georgiana
Khachapuri, (ხაჭაპური, xač’ap’uri ) “pane di formaggio”, è una focaccia farcita, l’impasto è preparato con farina e yogurt o kefir, con all’interno del formaggio stagionato o fresco, uova e erbe aromatiche.
La ricetta ha diverse varianti, in base alla zona del paese. Secondo la tradizione popolare, i khachapuri georgiani, venivano preparati per la festa di Santa Barbara che si celebra il 4 o il 16 dicembre. Era il cibo dei pastori nomadi, vista la grande quantità di formaggio fresco e probabilmente venivano cotte sulla brace
Khinkali ( ხინკალი) con il khachapuri è uno dei piatti tipici della cucina georgiana. Si tratta di ravioli ripieni di carne e spezie, servito condito con del pepe nero sulla superficie. I khinkali vanno mangiati rigorosamente con le mani, per non perdere il succo interno che è l’ingrediente più buono e caratteristico del piatto.
Puri (პური) è il pane georgiano, è tradizionalmente cotto in un forno circolare e profondo di argilla chiamato tone (თონე). Accompagna ogni piatto della cucina georgiana e ne esistono diverse varianti, quello tradizionale si chiama tonis puri (თონის პური) quello con forma allungata con le punte, è chiamato shotis puri (შოთის პური).
Badrijani (ბადრიჯანი), è un piatto georgiano fatto con melanzane fritte ripiene di crema di noci, aglio, coriandolo, pepe di cayenna, sale. La superficie spesso viene guarnita con semi di melograno.
Sulguni სულგუნი, è un tipico formaggio georgiano in salamoia, proprio per la sua caratteristica preparazione presenta un sapore acido. E’ usato per la preparazione di molti piatti tipici o semplicemente servito con insalate o condito con erbe aromatiche.
Tkemali ( ტყემალი ) , è una salsa a base di prugne rosse e verdi, ha un sapore aspro e pungente. La ricetta viene preparata aggiungendo aglio, menta, coriandolo, aneto, peperoncino e sale e usato per condire i piatti a base di carne alla griglia o fritta e patate.
Mangiare Cucina Georgiana a Bari, Tibilisi
Da amante dell’est apprezzo la cucina dei Balcani. Personalmente ho avuto la fortuna di provare la cucina georgiana durante i miei viaggi, ma scoprire di poterla apprezzare ogni volta che voglio proprio nella mia città è stata una sorpresa.
L’associazione gastro- culturale Tbilisi si nasconde timida nel quartiere Libertà di Bari, il più multietnico della città, tra piccoli negozi etnici, panetterie arabe e market esotici.
E’ stata una vera scoperta.
L’entrata nascosta da due grandi tende rosse in velluto, si confonde tra le case del quartiere, mettendo appena in risalto l’insegna che riporta il nome Tbilisi.
Tra musica in sottofondo, odore di spezie, un arredamento inizi anni 90, tavoli apparecchiati e ceramica vintage, l’impressione è quella di essere a casa.
Tbilisi mi ha conquistata sia per l’atmosfera che rievoca il passato! ma anche per l’ospitalità dei suoi gestori e soprattutto per il cibo sapientemente preparato dalle signore che affollavano la cucina tra odori invitati e piatti abbondanti.
Per mangiare cucina georgiana a Bari, recatevi in via Garruba 89, le simpatiche e disponibili signore vi accoglieranno con entusiamo.